Datei:Cinescopio per televisore a schermo rettangolare, 17 pollici, deflessione 110°, bianco e nero - Museo scienza tecnologia Milano 10081 dia.jpg

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cinescopio per televisore a schermo rettangolare, 17 pollici, deflessione 110°, bianco e nero   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Titel
cinescopio per televisore a schermo rettangolare, 17 pollici, deflessione 110°, bianco e nero
Beschreibung
Italiano: Tubo a raggi catodici con schermo rettangolare da 17 pollici e angolo di deflessione110°. Ha la forma di una piramide di vetro e metallo chiusa da uno schermo abbastanza concavo. La parte posteriore sporgente, che termina con una basetta per il collegamento all'alimentazione, contiene la prima parte del proiettore elettronico (filamento e catodo, griglia di controllo, anodo focalizzatore). Lo schermo, all'interno, è ricoperto di materiale fluorescente Lateralmente lo schermo è fasciato da un elemento in metallo sul quale si hanno quattro sporgenze per il fissaggio al telaio del televisore.
Funzione

Cinescopio per televisore in bianco e nero, permette la ricostruzione delle immagini ricevute mediante il sistema della televisione.

Modalità d'uso

Il cinescopio è l'elemento che permette la ricostruzione (o sintesi) delle immagini ricevute grazie a fenomeni elettromagnetici ed elettronici. Il cinescopio del televisore è infatti un tubo a raggi catodici che ha la funzione di trasformare i segnali elettrici provenienti da una sorgente in energia visibile. Il segnale utile che controlla l'intensità del raggio elettronico, viene collegato, tra griglia e catodo, a due dispositivi che permettono di focalizzare il fascio elettronico (il catodo emette elettroni per effetto termoelettronico) e deviarlo in maniera periodica grazie all'azione di campi magnetici (Forza di Lorentz). In questo modo il raggio colpisce un punto sulla superficie interna dello schermo (anodo). Questa superficie è rivestita di materiale fluorescente che eccitato dall'energia degli elettroni emette luce. I dispositivi di deflessione del fascio vengono pilotati dal segnale ricevuto permettendo la ricostruzione dell'immagine ogni 1/25 di secondo dando allo spettatore la percezione del movimento. Il punto luminoso sullo schermo traccia una serie di righe da sinistra a destra, dall'alto in basso. Appena l'ultima riga giunge al termine, ha inizio di nuovo la prima riga.

Notizie storico-critiche
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. La nascita della televisione elettronica è stata possibile grazie all'invenzione dei tubi a raggi catodici, nel 1904. Dai primi tubi di Braun a gas a catodo freddo (nel 1897), passando per numerose fasi di perfezionamento, si arriva al primo tubo a raggi catodici da utilizzare come cinescopio (inizialmente per oscilloscopi) a cura del tedesco Von Ardenne (nel 1931) che trovò il modo di concentrare il flusso elettronico e modulare i raggi. Il primo cinescopio espressamente per televisori si deve a Zworykin e prevedeva la presenza di un elettrodo modulatore del fascio elettronico per ottenere chiari e scuri dell'immagine Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e lo schermo del cinescopio era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene poi integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
Datum zwischen 1960 und 1970
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1960-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1970-00-00T00:00:00Z/9
Technik metallo
Maße Höhe: 31 cm; Breite: 39 cm
dimensions QS:P2048,31U174728
dimensions QS:P2049,39U174728
institution QS:P195,Q947082
Inventarnummer
10081
Provenienz Battilocchi, Elio
Referenzen
  • Soresini F. (2004) Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, Albino (Bergamo), pp. 125−131
  • Grob B. (1955) La televisione, Turin
  • Telecomunicazioni oltre (1990) Telecomunicazioni: oltre la voce : Mostra storica, Mailand, pp. 126−127
Herkunft/Fotograf Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Genehmigung
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